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Lampade da soffitto: come sceglierle, come posizionarle e i migliori pezzi di design

Quando si parla di illuminazione per interni, sono diversi gli elementi che possono essere chiamati in causa. Tra i principali, rientrano le lampade da soffitto. Come sceglierle? Come posizionarle? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo, dove parleremo anche di alcune delle lampade che hanno fatto la storia del design.

Come scegliere le lampade da soffitto migliori

Come scegliere le lampade da soffitto migliori per la casa? Il principale criterio da considerare riguarda la distinzione tra illuminazione d’accento e illuminazione generale. Nel primo caso, si inquadra la necessità di illuminare una determinata zona in maniera specifica. Un esempio utile da chiamare in causa riguarda l’importanza di illuminare i piani di lavoro o il tavolo in cucina, situazioni in cui può essere utile ricorrere a lampade a sospensione anche prive di paralume così da ottimizzare l’emissione di luce.

Nelle situazioni in cui, invece, si ha a che fare con un’illuminazione generale, è possibile ricorrere a soluzioni come i lampadari e le plafoniere.

Il posizionamento

Un altro interrogativo da porsi quando si parla di lampade da soffitto è legato al loro posizionamento. Nel caso appena citato del lampadario, la soluzione più classica prevede il fatto di fissarlo al centro del soffitto.

Un aspetto al quale è bene fare attenzione riguarda la distanza tra il corpo illuminante e i piani di lavoro ai quali è destinata l’illuminazione d’accento. Per rispondere, prendiamo ancora una volta come esempio il già citato caso della cucina e del suo tavolo. In questo caso, la lampada a sospensione che scende dal soffitto dovrebbe fermarsi a 50/60 centimetri dal piano. Si tratta della distanza giusta per garantire un’illuminazione efficace e, nel contempo, per non dare fastidio a chi fruisce dell’ambiente.

Altri consigli per una scelta azzeccata

Proseguendo con l’elenco dei consigli per scegliere al meglio le lampade da soffitto, non possiamo non fare cenno all’importanza del LED, fondamentale quando si punta, comprensibilmente, a concretizzare un risparmio sul lungo termine. Questa tipologia di lampadina consente altresì di evitare l’effetto sfarfallio, a dir poco fastidioso soprattutto se nell’ambiente in cui è collocata la lampada si studia o ci si dedica ad attività che richiedono concentrazione.

Per il resto, la cosa migliore da fare è lasciarsi guidare dalle linee dello stile scelto per l’ambiente generale. Questo significa, per esempio, scegliere sospensioni senza paralume nei casi in cui si ha a che fare con un arredamento minimal. Nelle situazioni in cui, invece, il mood è industrial, stanno benissimo lampade da soffitto con il paralume in metallo. Quest’ultimo può avere diverse cromie, dal grigio al color rame.

Il lampadario, grande classico nelle vecchie case delle nonne, è un po’ più ostico da gestire. Per evitare di dare spazio a un effetto eccessivamente rètro, il consiglio è quello di collocarlo o in un ambiente arredato in stile eclettico, o di renderlo un elemento di forte rottura in un contesto minimal, scegliendolo però con peculiarità strutturali e cromatiche in linea con l’arredamento generale.

Lampade da soffitto entrate nella storia del design

Per ispirarsi nella scelta delle lampade per la propria casa, può essere utile passare in rassegna alcuni pezzi che sono entrati nella storia del design. Nell’elenco è possibile citare Costanza, lampada disegnata da Paolo Rizzatto per Luceplan e risalente al 1986. Questa lampada, che colpisce fin dal primo sguardo grazie al contrasto tra il paralume e l’essenzialità della struttura metallica, è disponibile anche in versione piantana.

Un’altra lampada da soffitto che gli appassionati di design non possono non conoscere è Quadrifoglio, creazione della grandissima designer Gae Aulenti per Harvey Guzzini. Grande classico del design di interni anni ‘70, questa bellissima lampada a sospensione è realizzata in metacrilato, materiale scelto per il diffusore, e in metallo cromato.

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