Ascensore per case private o condominiali: le regole da rispettare
La scelta di un ascensore per la propria dimora è un aspetto molto importante che nessuno potrà sottovalutare. Che si tratti di un appartamento, un edificio condominiale o una casa privata su più livelli poco importa: la scelta del giusto ascensore può aiutare ad abbattere ogni barriera architettonica. Oltre a migliorare la qualità della vita di una famiglia e in particolare dei membri disabili che ne fanno parte. Ma che cosa dicono le normative e che tipo di regole sono previste? È necessario fare riferimento alle normative EN 81-20 e 81-50 che si occupano proprio dei requisiti minimi per poter dichiarare la conformità dell’impianto. Di seguito vedremo che cosa dice la normativa per i diversi tipi di ascensori per disabili in base al diverso ambiente abitativo.
Quali sono le caratteristiche per l’installazione in una casa privata
Vivi in una villetta privata e non hai problemi di condivisione degli spazi con altri condomini? In questo caso puoi rendere più comoda la tua dimora e soprattutto di facile accesso a tutti collegando i piani attraverso questo tipo di strumento. I requisiti previsti per una casa privata sono:
- Una capienza che va da 250 Kg fino a 600 Kg;
- La grandezza minima è di 80×80 cm che salgono a 120×95 cm nel caso di disabili con carrozzina;
- Il vano non dovrà presentare tubature estranee;
- La potenza richiesta è di 1,5 kW;
- Il vano macchina deve essere grande abbastanza da garantire la regolare manutenzione.
Queste caratteristiche sono fondamentali per garantire una soluzione ottimale a tutti coloro che hanno problemi di deambulazione, ai disabili e per riuscire così a trasportare anche pesi importanti. Pensiamo per esempio a spesa, bimbi nel passeggino, buste dell’acqua e molto altro ancora. Per un ascensore domestico è necessario anche informarti in merito a vantaggiose agevolazioni fiscali.
Requisiti previsti nel caso di un ascensore condominiali
Se vivi in un palazzo e hai voglia di garantire un facile accesso in casa ai tuoi cari e a tutte le persone disabili dovrai prima di tutto ottenere il supporto della maggioranza dei condomini. Ma non servirà il consenso totale. Dobbiamo considerare che ogni palazzo ha un numero di appartamenti che può variare. E quindi la scelta più intelligente rispetto all’installazione di un ascensore è legata al numero di piani e alle esigenze delle diverse famiglie. Anche in questo caso sono previste delle normative precise per l’installazione di un montacarichi o di mini-ascensore. Ma ci sono differenze nette rispetto alla casistica citata in precedenza. Oltre alla già citata approvazione dei condomini, vediamo quali sono i requisiti:
- La cabina deve misurare non meno di 120×80 cm;
- Il funzionamento deve essere fluido e poco rumoroso;
- In caso di mancata alimentazione bisognerà garantire il ritorno al piano e l’apertura delle porte;
- Serve un sistema di comunicazione con l’assistenza per gestire il malfunzionamento;
- Il pianerottolo esterno deve misurare 140×140 cm;
- Bisogna garantire 3 tipologie di funzionamento: automatico, universale, a uomo.
Infine è necessario che venga garantito il monitoraggio da remoto.
Considerazioni finali
È doveroso fare una precisazione finale prima di procedere con la fase di ricerca di aziende che si occupino dell’installazione di un ascensore domestico. Nel caso specifico di un condominio costituito recentemente, quindi non più di 5 anni fa, è possibile anche richiedere un preventivo per un ascensore idraulico. Se invece si vuole agire su edifici che sono molto alti è meglio installare un elevatore elettrico. E per chi ha spazi molto ridotti in casa è possibile optare per quelli panoramici. Come vedi, ogni situazione ha delle chiare caratteristiche che si adattano a precise tipologie di ascensori.